L’esperienza di Centro Aiuti Africa con SGAD: una piacevole chiacchierata con Fiorenza e Sandra.

Da oltre 3 anni Centro Aiuti Africa ha scelto di coinvolgere SGAD nel proprio percorso dal quale è nata una collaborazione reciproca, con un obiettivo comune: sostenere e aiutare il prossimo. Centro Aiuti Africa è la seconda associazione che ha scelto di dare fiducia a SGAD. Oggi vi raccontiamo la loro esperienza.

Facilmente raggiungibile, intuitivo e adattabile: è così che l’associazione Centro Aiuti Africa descrive SGAD e la propria esperienza col nostro team. «SGAD è arrivato al momento giusto. Avevamo appena chiuso l’abbonamento con un gestionale e non sapevamo cosa fare» racconta Fiorenza, una volontaria molto attiva che ci ha gentilmente concesso un po’ di tempo per scambiare qualche chiacchiera insieme. 

Ricorda che la collaborazione con Centro Aiuti Africa è nata in modo del tutto casuale. Quella famosa mail di presentazione del progetto è arrivata durante il periodo natalizio nel 2017 ed è ancora impressa tra i ricordi di Fiorenza. E’ stata fondamentale. Ma soprattutto è arrivata al momento giusto. Da subito l’associazione si interessò a SGAD e così si intraprese un nuovo viaggio. Insieme. 

Fiorenza racconta che SGAD è stato una vera e propria rivoluzione per Centro Aiuti Africa. Finalmente non era più necessario recarsi in ufficio per mandare avanti le pratiche quotidiane. Bastava semplicemente avere una connessione Internet e collegarsi al gestionale. I tempi quindi, si erano dimezzati e c’è stata una vera e propria ottimizzazione della qualità e quantità del lavoro. 

In particolare poi, con l’ondata del Covid-19,  moltissimi processi sono stati digitalizzati; la comunicazione con gli sponsor, la gestione delle schede bambino, il monitoraggio dei pagamenti e delle entrate ed uscite, tramite il quale si poteva verificare e scremare se ci fossero dei pagamenti mancanti da parte dei donatori. 

Anche dal punto di vista contabile SGAD è riuscito a fare la differenza. È stato infatti un utile strumento di supporto a Sandra, anch’essa volontaria attiva di Centro Aiuti Africa, non proprio abile con la tecnologia. Per lei qualche cosa è ancora difficile da comprendere «perchè noi non pensiamo come pensate voi e i vostri computer», ma in generale, si ritiene molto soddisfatta, grazie all’interfaccia semplice e intuitiva. 

Quel che manca,  è riuscire a portare SGAD in Etiopia: per il momento, Fiorenza e il suo team non sono ancora riusciti ad insegnare ai collaboratori etiopi dell’associazione come utilizzare SGAD a causa della disuguaglianza digitale e la mancata connessione a Internet, oltre che alla difficoltà di comunicazione in determinati periodi causa elezioni politiche o altri avvenimenti sociali. Inoltre l’arrivo del COVID-19 non ha aiutato: i viaggi in Africa sono stati interrotti e di conseguenza anche i dati che venivano annualmente raccolti hanno subito un rallentamento. 

Non appena sarà possibile però Fiorenza e i suoi collaboratori si metteranno in azione per riuscire a colmare questo divario digitale e per permettere una connessione continua e in tempo reale tra Italia ed Etiopia. 

«Al di là di SGAD, quello che ci è sempre piaciuto è l’attitudine del suo team, la cortesia e la disponibilità a venirci incontro ad ogni richiesta e ancora di più il rapporto che si è riuscito a creare» ci dice Fiorenza. E, dal canto nostro, non potremmo essere più soddisfatti di questa esperienza. A breve gita a Bolzano, ma questa volta, per davvero.